Differenza tra file .ost e .pst e perché è fondamentale per ogni amministratore IT

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Nel contesto della gestione professionale della posta elettronica con Microsoft Outlook, comprendere la differenza tra file .ost (Offline Storage Table) e .pst (Personal Storage Table) è essenziale per garantire integrità, sicurezza e disponibilità dei dati. I due tipi di file gestiscono modalità diverse di archiviazione e sincronizzazione della posta. Una conoscenza precisa delle loro caratteristiche e implicazioni operative permette di affrontare problemi come la corruzione dei dati, la migrazione delle caselle di posta, la gestione dei backup e la conformità aziendale. Questo articolo fornisce una guida tecnica completa alla distinzione e gestione dei file .ost e .pst, con esempi pratici su come agire in ambiente Regedit, Windows, Office 365 e PowerShell.

I file PST e OST in Microsoft Outlook sono entrambi formati per la memorizzazione dei dati, ma hanno finalità diverse. I file PST (Personal Storage Table) sono file di archiviazione locali che vengono utilizzati per memorizzare le informazioni dell’utente, inclusi messaggi, contatti, appuntamenti, compiti, note e registri. I file OST (Offline Storage Table) sono invece una copia sincronizzata della cassetta postale di un utente su un server di Exchange e sono utilizzati per consentire l’accesso ai dati anche offline. 

Ecco una tabella che riassume le principali differenze:

CaratteristicaFile PSTFile OST
FinalitàArchiviazione dati localiCopia sincronizzata della cassetta postale
UsoBackup, esportazione, trasferimento datiAccesso offline, ottimizzazione prestazioni
CreazioneCreati manualmente o automaticamente per i file di dati personaliCreati automaticamente da Outlook quando si utilizza un account Exchange, IMAP, o Outlook 365
GestioneGestiti dall’utente tramite OutlookGestiti da Outlook in sincronizzazione con il server Exchange
AccessoApribili direttamente da Outlook (versioni precedenti) o con l’importazioneNon apribili direttamente da Outlook, necessitano di conversione in PST per essere visualizzati

In sintesi:

Se hai un account Exchange e vuoi accedere ai tuoi dati anche senza connessione internet, usa il file OST, che viene creato automaticamente da Outlook.

Se vuoi creare un backup della tua casella di posta o trasferire i dati a un altro computer, usa un file PST.


Domande chiave

Che cosa significa?
Un file .ost è una copia cache locale della casella di posta di Exchange o Microsoft 365, mentre un file .pst è un file manuale per archiviazione personale o esportazione.

Quando si verifica un problema legato a .ost o .pst?
Durante sincronizzazioni errate, migrazioni, problemi di accesso alla casella, backup errati o ripristini manuali.

Perché è importante distinguerli?
Per evitare perdita di dati, errori di configurazione, blocchi Outlook o duplicazione delle email.

Chi è coinvolto?
Amministratori IT, utenti finali con Outlook, responsabili backup e sicurezza, tecnici helpdesk.

Come si gestisce correttamente la differenza?
Attraverso policy chiare su archiviazione, backup, configurazioni Outlook, sincronizzazione e uso di strumenti Microsoft ufficiali.


Differenze tecniche tra file OST e PST

CaratteristicaOSTPST
UtilizzoOutlook con Exchange/365 (cache locale)Archiviazione locale e portatile
SincronizzazioneAutomatica con il serverNessuna sincronizzazione
Posizione predefinita%LOCALAPPDATA%\Microsoft\Outlook\Selezionabile dall’utente
Supporta modalità offlineLimitatamente
Supportato in Office 365Solo per import/export

Soluzioni

1. Regedit – Disabilitare la creazione automatica di file .pst

Percorso: HKEY_CURRENT_USER\Software\Policies\Microsoft\Office\<version>\Outlook

Azione:

  • Crea la chiave DisablePST di tipo DWORD e imposta valore a 1.
reg
[HKEY_CURRENT_USER\Software\Policies\Microsoft\Office\16.0\Outlook]
"DisablePST"=dword:00000001

2. Windows – Individuare file .ost e .pst

Comando per cercare file OST:

cmd
dir %localappdata%\Microsoft\Outlook\*.ost /s

Comando per file PST:

cmd
dir %userprofile%\Documents\Outlook\Files\*.pst /s

3. Office 365 – Evitare file PST nella configurazione aziendale

Utilizzare il Centro di conformità per prevenire l’uso di file .pst:

  • Impostare regole di DLP (Data Loss Prevention) per individuare file .pst nei dispositivi.
  • Configurare Microsoft Purview per il blocco di salvataggi in locale.

4. PowerShell – Gestire file PST e migrazioni

Importare file .pst in una mailbox Exchange Online:

powershell
New-MailboxImportRequest -Mailbox utente@azienda.com -FilePath "\\server\backup\utente.pst"

Esportare una mailbox in un file .pst (on-prem Exchange):

powershell
New-MailboxExportRequest -Mailbox utente -FilePath "\\server\backup\utente.pst"

Best Practice da adottare

  1. Evitare l’uso diffuso dei file .pst nei contesti aziendali per motivi di sicurezza.
  2. Centralizzare i backup tramite Exchange Online o soluzioni cloud.
  3. Disabilitare la creazione di .pst via Group Policy.
  4. Utilizzare OST solo per sincronizzazione temporanea su client Outlook configurati con account Exchange.
  5. Controllare regolarmente lo stato di sincronizzazione dei file OST.
  6. Eseguire scansioni periodiche con scanpst.exe per verificare l’integrità dei file PST esistenti.
  7. Abilitare policy di DLP in Microsoft Purview per identificare contenuti sensibili nei file .pst.
  8. Evitare l’uso di file .pst su percorsi di rete.
  9. Formare gli utenti sulla differenza tra i due file e il corretto utilizzo.
  10. Monitorare i log di Outlook per intercettare errori di sincronizzazione OST.

Conclusione

La differenza tra file .ost e .pst può sembrare minima, ma ha un impatto significativo sulla gestione IT, sulla sicurezza dei dati e sull’efficienza operativa. Comprendere, controllare e configurare correttamente questi due formati consente di evitare problemi comuni e garantire la conformità con le best practices aziendali.

Link ad argomenti correlati:

  • Come configurare backup Outlook professionali
  • Gestione compliance con Microsoft Purview
  • Guida PowerShell per Exchange Online

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