PROGETTARE IL PARTIZIONAMENTO DEI DISCHI 4° PARTE 0 (0)

Per creare o manipolare una partizione, sono previsti vari comandi. Per conoscere tutti i comandi disponibilii digitiamo fdisk seguito dal device a cui siamo interessati, es /dev/sdb Apparirà un prompt con la richiesta di inserire un comando # fdisk /dev/sdb WARNING: DOS-compatible mode is deprecated. It's strongly recommended to switch off the mode (command 'c') and change display units to sectors (command 'u').

PROGETTARE IL PARTIZIONAMENTO DEI DISCHI 3°PARTE 0 (0)

Come creare una nuova partizione Abbiamo cancellato la partizione /dev/sdb1, il nostro disco sdb adesso non ha partizioni e quindi ha spazio libero: possiamo creare una nuova partizione sdb1.

PROGETTARE IL PARTIZIONAMENTO DEI DISCHI 2° PARTE 0 (0)

Proseguendo abbiamo: /dev/sda1 una partizione di 497 Mb, di cui 170 Mb utilizzati (35%) montata sulla cartella /boot. E' questa la partizione di BOOT. E' molto importante ed e' abbastanza comune vedere una partizione di boot su una partizione diversa ( proprio la cartella di boot) specialmente se si usa una sistema LVM, in quanto il bootloader non supporta LVM, in quanto MBR va a caricare il boot loader,e pure UEFI va a caricare il suo bootloader e quindi il…

APPROFONDIMENTI 3 0 (0)

Mentre esploriamo il sistema sarà utile sapere quali file contengono. Per fare questo lo faremo usand il comando “file” per determinare il tipo di file. Come abbiamo discusso in precedenza, i nomi dei file in Linux non riflettono il contenuto di un file. Mentre un nome file come “picture.jpg”normalmente ci si aspetta che contenga un’immagine compressa in formato JPEG, questo non è del tutto vero in Linux. Possiamo invocare il comando “file” in questo modo:

Aggiungere o rimuovere ( ridimensionare) le partizioni LVM 0 (0)

LVM e' possibile utilizzarlo in maniera interattiva digitando lvm. All'interno della shaell, come gia' successo per altri programmmi abbiamo un elenco dei comandi che possiamo dare, che possiamo usare anche in modalita' non interattiva Innanzitutto dando df -h : Potremmo vedere che nella mia root ho soltanto 3, 6 Gb disponibili perche' il disco e' da 8,5 Gb, quindi di limitate dimensioni. Si sta incomninciando a riempire indi per cui voglio espanderlo. A tal fine ho appena collegato un disco…

Che cosa e’ come funziona LVM 0 (0)

Ci permette di creare un livello di astrazione che sta al di sopra del dispositivo di storage fisico. Questo permette di creare dei logical volumes Un Single Logical Volume puo' estendersi su piu' dispositivi fisici, rimuovendo quindi il limite fisico dei dischi. La configurazione dello storage, e' separata, o astratta dal livello fisico, qualunque sia la configurazione fisica dei dischi e nascosta dal software e le operazioni di ridimensionamento e spostamento dei dati possono essere eseguite senza interessare l'applicazione.

PROGETTARE IL PARTIZIONAMENTO DEI DISCHI 1° PARTE 0 (0)

Per elencare i filesystem montati e qualche dettaglio in piu' sull'utilizzo degli stessi possiamo usare il comando: df Mostra le dimensioni in maniera compatta, usando potenze di 1000 e aggiungendo suffissi che indicano l'unità di misura (ad esempio "G" per un miliardo di byte). Digitando df -hT abbiamo un elenco dei file system montati e in uso sul sistema. Osservando la fig 1 posssiamo notare che possediamo il primo file system montato che e' /dev/mapper/cl-root tipo xfs ( il suo…

SWAP SWAP FILE e SWAPPINESS 0 (0)

Possiamo vedere tutte le partizioni e i file di swap attualmente in uso, sul sistema. Attualmente abbiamo una partizione/dev/dm-1 di 1048 Mb, di cui 119 sono usati. Poi esiste anche il flag PRIORiTY. Questo regola nel caso avessimo piu' file o partizioni di swap, la prorita' di utiliazzo.Piu' il numero e' elevato, prima verra' usato rispetto ad altri con priority piu' bassa. Ma quanta SWAP e' bene creare in fase di progettazione ? In realta' si tratta veramente di capire…

APPROFONDIMENTI 2 0 (0)

Ci sono molti tipi di file. In effetti, una delle idee più comuni nel funzionamento di Sistemi Unix, come Linux, è che “tutto è un file”. Mentre procediamo con le nostre lezioni, noi vedremo quanto è vera questa affermazione.Mentre molti dei file sul nostro sistema sono familiari, ad esempio MP3 e JPEG, ci sonomolti tipi che sono un po ‘meno ovvi e alcuni che sono piuttosto strani.

GNU PARTED: COME LEGGERE CREARE E MODIFICARE PARTIZIONI PARTITION TABLE 0 (0)

GNU PARTED: COME LEGGERE CREARE E MODIFICARE PARTIZIONI PARTITION TABLE Con FDISK -L si visualizzano le partizioni e i dischi presenti. Questo infatti supporta le partition tables a 32 bit, largamente utilizzato con le partition tabel MBR Una valida alternativa che sta prendendo piede con la diffusione di GPT Gui Partition Table e' Parted che utilizza la stessa sintassi di FDISK per fare l'elenco delle partizioni. Il perticolare e' che Prted supporta sia MBR che GPT

RUNLEVEL E DIAGNOSTICA AL BOOT 2° PARTE 0 (0)

Per vedere quale e' il RUNLEVEL di DEFAULT posso eseguire un grep da inittab cosi: [rootl@localhost - ] grep initdefault/etc/inittab e per vedere il contenuto di inittab nella sua interezza [rootl@localhost - ] cat /etc/inittab E' stato pero' sostituito da SYSTEMD che ci dice attenzione systemd utilizza i target anziche' i runlevel e di default ci sono due principèali target

RUNLEVEL E DIAGNOSTICA AL BOOT 1° PARTE 0 (0)

Dmesg, Init, systemd, boot.log Osservando la figura 5 possiamo dire che ci troviamo di fronte alla schermata di GRUB, quindi il BIOS ha eseguito il POST e ha caricato il bootloader dai primi 512 byte del disco. GRUB fornisce la possibilita' di scegliere tra piu' voci di avvio, la differenza tra le prime due e' i kernel fondamentalmente.Nella prima si ha una versione di kernel piu' recente mentre nella seconda e' meno recente, che e' stata spostata dopo un aggiornamento…

RUNLEVEL 0 (0)

Letteralmente LIVELLO DI ESECUZIONE, sussistono 6 livelli di runlevel, ognuno dei quali corrisponde a un livello di avvio.

Boot the System – Sequenza di Avvio 4.9 (368)

Questa e' una lezione teorica sulla sequenza di BOOT. Nel caso di un pc con vecchio sistema BIOS a 16 bit, viene innanzitutto eseguito il POST ovvero Power on Self Test, che controlla lo statp delle memorie e il funzionamento di tutto quanto il sistema in generale. Successivamente carica lo STAGE1 BOOT LOADER e lo carica dal MBR ( sono i primi 512 Byte del disco designato come disco di BOOT) Sequenzialmente da questi 512 byte viene caricato un codice…

Dispositivi e Drivers 2° Parte 0 (0)

Come possiamo rintracciare l'esatta collocazione di un driver nel file system ? Tutti i moduli si trovano in lib/ modules quindi: ls /lib/modules verranno elencate due directories o anche di piu' in base al numero di kernel installati.Bisogna entrare nella versione del kernel attuale.

Dispositivi e Drivers 1° parte 0 (0)

Bisogna subito fare una differenza tra dispositivi Hot Plug e Cold Plug I dispositivi Cold Plug sono dispositivi collegabili e scollegabili solo a computer spento a differeenza dei dispositivi Hot Plug. I dispositivi Hot Plug, sono ad esempio dispositivi USB,Firewire, e comunque sono dispositivi collegabili e scollegabili anche a computer acceso.

Gli interrupts e le ioports 0 (0)

Diamo un'occhiata al file /proc/ioports/. Al suo interno vediamo ogni dispositivo e il suo corrispondente e univoco spazio in memoria. Una cosa sono gli interrupts, ma una volta che il dispositivo ha inviato l'interrupt alla CPU questa deve mediare il trasferimento di dati tra la periferica e la memoria. e questo e' lo scopo delle IOPORTS.Fornire ad un Device un range di memoria in cui possa essere assegnato e poi la CPU trasferisce e mette in atto una mediazione in…

Le periferiche e gli interrupts. 0 (0)

Le periferiche come tastiere, porte parallele, porte seriali, etc, comunicano con il processore attraverso degli interrupts, ovvero fisicamente inviando degli impulsi di interruzione al processore. Comunicando al processore quindi la loro presenza e le azioni che si stanno svolgendo cosi come ad esempio quando desideriamo scrivere qualcosa, digitando le lettere queste arrivino direttamente al processore.

APPROFONDIMENTI : COMANDO LESS 0 (0)

Il comando less è un comando per visualizzare i file di testo. In tutto il nostro sistema Linux, esistono molti file che contengono testo leggibile. Il comando less fornisce un comodo modo di esaminarli.

APPROFONDIMENTI il comando ls 0 (0)

Ora che sappiamo come spostarci nel file system, è tempo di una visita guidata del nostro Sistema Linux. Prima di iniziare, tuttavia, impareremo altri comandi sarà utile lungo la strada. > ls - Elenca il contenuto della directory > file: determina il tipo di file > less- Visualizza i contenuti del file

EDITOR VI : COMANDO FIND 4.8 (567)

f char FIND: cerca la successiva occorrenza di 'char' sulla linea t char 'TIL: si sposta fino alla successiva occorrenza di 'char' sulla linea F char FIND: cerca la precedente occorrenza di 'char' sulla linea T char 'TIL: si sposta fino alla precedente occorrenza di 'char' sulla linea ; ripete l'ultimo f, t, F o T eseguito , capovolge l'ordine dell'ultimo f, t, F o T eseguito % mostra il confronto con (), [] o {} n NEXT: ripete l'ultimo…

PASTE 0 (0)

P PASTE: incolla il contenuto del buffer prima del cursore p PASTE: incolla il contenuto del buffer dopo il cursore "PASTE PASTE: incolla il buffer richiamato (char=a-z), utilizzando uno dei comandi sopraelencati "#PASTE PASTE: incolla il buffer numerato (#=1-9) utilizzando uno dei comandi sopraelencati

COMANDI VI: GENERALITA’ 0 (0)

Lo screen editor “vi” viene lanciato con il seguente comando: vi [-r] [+comando] [file1 [file2 … filen]] dove: -r opzione da utilizzare dopo un crash del sistema (per recuperare le modifiche non memorizzate relative al file); +comando apre la sessione dell’editor eseguendo il “comando” (sono significativi solamente i comandi di editor di linea). Nel caso in cui si specifichino più nomi di file da editare, ‘vi’ entra in editing sul primo file indicato, e su richiesta (comando ‘:n’) passerà in…

PARAGRAFO 0 (0)

{ sposta il cursore all'inizio del paragrafo corrente (o della sezione, se si è in modalità C) } sposta il cursore alla fine del paragrafo corrente (o della sezione, se si è in modalità C) ( si posiziona all'inizio della frase corrente ) si posiziona alla fine della frase corrente [[ si posiziona all'inizio di una sezione ]] si posiziona alla fine di una sezione (è possibile anche associare comandi ai precedenti spostamenti)

LINEA 4.9 (589)

$ si posiziona alla fine della linea ^ si posiziona al primo carattere non-blank della linea 0 si posiziona alla colonna zero (inizio linea) #| si posiziona ad un'esatta colonna sulla linea (colonna "#") Esempi: 5| 1| 9| w si posiziona all'inizio della parola successiva (una parola è delimitata da un carattere non alfanumerico) e si posiziona alla fine della parola successiva b torna all'inizio della parola precedente W,E,B stesso funzionamento di w,e,b (parola delimitata da spazio) + posizionamento al…

Principali comandi di Emacs 4.9 (426)

Il comportamento di emacs è altamente configurabile, tramite istruzioni (in un dialetto del Lisp) che vanno inserite nel file ~/.emacs. Alcune configurazioni che consiglio sono le seguenti:

EDITOR VI: EXIT E WRITE 0 (0)

ZZ aggiorna sempre il file ed esce (da COMMAND MODE) :[#,#]w[!] [filename] WRITE: scrive senza uscire (nel file "filename",se viene specificato, altrimenti nel file corrente); vengono utilizzati "#,#" per specificare gli indirizzi 'from' e 'to' (da/a),e "!" (bang) per forzare la scrittura (cioè per riscrivere)

EDITOR VI – DELETE 4.8 (696)

CUT #dd DELETE: cancella "#" linee, di default una linea (quella corrente) d DELETE: cancella fino a dove viene specificato da "move" o "search" Esempi: dfe cancella fino a quando trova 'e' dta cancella fino a quando trova 'a' d20| cancella fino alla 20esima colonna d#move DELETE: cancella fino a dove viene specificato da "#move"

EDIT 4.8 (459)

ESC ESCAPE: fa uscire dall'INPUT MODE, per terminare quindi l'inserimento e tutte le modifiche in generale (se c'è qualcosa che non va, funziona anche ^C). ripete l'ultimo cambiamento effettuato (o meglio, l'ultimo comando dato)

background 4.7 (593)

In questa lezione vedremo come gestire i processi, cioè le "attività" che vengono create dai diversi comandi all'interno del nostro sistema operativo.Ogni comando lanciato nella shell, infatti, genera un processo che Linux esegue fino a quando non giunge a conclusione oppure non viene interrotto forzatamente. E' appena il caso di ricordare che Linux (come molti altri OS) è un sistema multitasking ed è in grado, pertanto, di gestire simultaneamente diversi processi.

Comando PWD 4.7 (453)

pwd (abbreviazione dalla lingua inglese di print working directory, stampa la directory corrente) è un comando dei sistemi operativi Unix e Unix-like, e più in generale dei sistemi POSIX, che mostra sullo standard output il pathname assoluto della directory corrente.

Cercare nei file – Il comando grep 5 (169)

Grazie a questa potente parolina magica è infatti possibile effettuare ricerche complesse sui file al fine di verificare che contengano o meno determinate frasi o parole.

COMANDO CHMOD 5 (1)

chmod (abbreviazione dalla lingua inglese di change mode, cambia modalità) è un comando dei sistemi operativi Unix e Unix-like, e più in generale dei sistemi POSIX, che modifica i permessi di file e directory.

Usare Emacs 0 (0)

Usare Emacs 1 Digita il comando emacs [nome_file].txt all’interno della finestra “Terminale”. Ricorda di sostituire il parametro “[nome_file]” con il nome che vuoi assegnare al tuo documento. 2 Premi il tasto Invio. Se all’interno dell’attuale cartella di lavoro non è già presente un file con lo stesso nome di quello indicato, verrà creato un nuovo documento di testo all’interno della finestra dell’editor Emacs. Per esempio per creare un file di testo “nuovofile” dovrai usare il comando emacs nuovofile.txt. Se il…

Parte 3 Usare Vim 0 (0)

Il parametro "vi" che è parte integrante del comando indicato serve per seleziona il programma Vim come editor di testo da usare per creare il file. Ricordati di sostituire il parametro "nome_file" con il nome che vuoi assegnare al tuo documento. Per esempio se vuoi creare un file denominato "test" dovrai digitare il comando vi test.txt. Se all'interno dell'attuale directory di lavoro è già presente un file con lo stesso nome, il comando inserito aprirà il file esistente per poterlo…

Creare un File di Testo in Modo Semplice e Veloce 4.9 (156)

Creare un File di Testo in Modo Semplice e Veloce

Creazione file di testo e movimentazione in UNIX 4.9 (757)

Apri una finestra "Terminale". Accedi al Menu principale di Linux per individuare e avviare l'app "Terminale" caratterizzata da un'icona quadrata nera con all'interno i caratteri bianchi ">_". Normalmente è collocata all'interno della barra laterale sinistra del desktop. In alternativa seleziona la barra di ricerca posta nella parte superiore del menu principale di Linux e digita la parola chiave terminale.

COMANDI GENERALITA’ – VI 4.9 (119)

Lo screen editor "vi" viene lanciato con il seguente comando: vi [-r] [+comando] [file1 [file2 ... filen]] dove: -r opzione da utilizzare dopo un crash del sistema (per recuperare le modifiche non memorizzate relative al file);

EDITOR VI 4.8 (115)

L'Editor VI è un editor di testo con interfaccia testuale per BSD e Unix. Il nome deriva dalla più breve abbreviazione non ambigua del comando visual in ex (cioè ). Questo comando commuta l'editor di linea ex in modalità visuale. Vi, insieme ad Emacs è stato uno dei protagonisti della cosiddetta guerra degli editor.