Ciclo di vita di un virus

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I virus informatici presentano numerose analogie con quelli biologici per quello che riguarda il ciclo di vita, che si articola nelle fasi seguenti:

Creazione. Incubazione. Infezione. Attivazione. Propagazione. Riconoscimento. Estirpazione.

creazione: è la fase in cui lo sviluppatore progetta, programma e diffonde il virus. Di solito i cracker per la – realizzazione di virus utilizzano linguaggi di programmazione a basso livello (ad esempio l’assembly) in modo da – ottenere codice virale di pochi centinaia di byte.
incubazione: il virus è presente sul computer da colpire ma non compie alcuna attività. Rimane inerte fino a quando non si verificano le condizioni per la sua attivazione;
infezione: il virus infetta il file e di conseguenza il sistema
attivazione: al verificarsi delle condizioni prestabilite dal cracker, il virus inizia l’azione dannosa.
propagazione: il virus propaga l’infezione, riproducendosi e infettando sia file nella stessa macchina che altri sistemi.
riconoscimento: l’antivirus riconosce un certo file come infetto. Tale riconoscimento può avvenire in più modi, a seconda di com’è fatto il virus e di quali algoritmi l’antivirus utilizza per la scansione del sistema e dei file che contiene. In casi particolari, se ad esempio il virus non è abbastanza diffuso, può non avvenire affatto, e quindi il virus può proliferare infettando sempre più file, e quindi diffondersi verso ulteriori PC.
estirpazione: è l’ultima fase del ciclo vitale del virus. Il virus viene eliminato dal sistema: di solito questa fase non viene eseguita direttamente dall’utente, ma da un software antivirus che cerca di fermare in qualche modo l’infezione.

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