WINDOWS 10: Collegare due monitor sul PC e configurazione schermi su Windows

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Se fino a qualche tempo fa utilizzare due monitor per il computer poteva essere costoso, oggi questa modalità di lavorare è davvero accessibile a tutti dal punto di vista economico, spazio sulla scrivania permettendo.
Praticamente ogni PC oggi può supportare il doppio monitor e se così non fosse si può sempre sostituire la scheda grafica con una nuova da 50 o 60 Euro che abbia la doppia uscita video.
Inoltre, rispetto qualche anno fa, nelle ultime versioni di Windows sono state aggiunte molte funzionalità di supporto alla configurazione dual monitor che prima si potevano ottenere solo con programmi esterni, a volte limitati o a pagamento.
Per esempio, con Windows 10, ogni monitor può avere la propria barra delle applicazioni e il pulsante Start ed è anche possibile avere due sfondi diversi oppure uno solo panoramico esteso sui due schermi.

1) Quale tipo di schermo per il Dual Monitor 

Per collegare due monitor a un PC sono ovviamente necessari due monitor che non devono comunque essere uguali.Si possono usare anche monitor completamente diversi, anche se sarebbe meglio fossero della stessa dimensione o, meglio, con la stessa risoluzione massima.
Quando si utilizzano monitor differenti, il problema principale è proprio la risoluzione, perchè se, ad esempio, uno è bello nuovo con risoluzione 1920 × 1080 mentre l’altro più vecchio è più piccolo, 1366×768, succede che spostando una finestra da uno schermo all’altro questa viene ridimensionata automaticamente ed essere vista più grande nel monitor a bassa risoluzione e più piccola sull’altro.Se si utilizzano due monitor diversi, bisognerebbe quindi fare in modo che entrambi siano configurati con la stessa risoluzione.Per modificare la risoluzione dello schermo, andare in Impostazioni schermo dal Pannello di Controllo o dalle Impostazioni di sistema in Windows 10.

2) Quale tipo di collegamento tra PC e monitor

La seconda cosa da pensare prima di collegare due monitor al PC sono le connessioni presenti sul retro e quelle del computer. La cosa importante è quella di avere due ingressi diversi per i due monitor.Per esempio, se un monitor ha l’attacco per il cavo HDMI, l’altro deve essere VGA o avere una porta DVI.
Questo è vero a meno che il PC a cui collegare i monitor ha due uscite HDMI (o due uscita VGA) e può quindi accogliere due schermi con due diversi cavi HDMI (o due VGA).Nel caso di utilizzo della presa DVI, l’ideale sarebbe avere scheda grafica e monitor con supporto per DVI-D, che sta per dual-link DVI, che supporta risoluzioni maggiori a frequenze di aggiornamento più elevate.
Un’altra nota importante da tenere a mente è il limite tecnico della connessione HDMI, con i monitor 4K, che funzionano solo a 30Hz invece di 60 Hz. Il DisplayPort invece è quella che supporta monitor con risoluzione maggiore, anche fino a 5K.NOTA: nel caso in cui si deve comprare un secondo monitor, controllare che ci siano più ingressi, almeno tre, tra VGA, HDMI e DVI eDisplayPort.

3) La scheda grafica del PC

Una scheda grafica di buon livello potrebbe avere una uscita HDMI, una DVI, una VGA e una DisplayPort. Praticamente su una scheda video di questo tipo è possibile collegare fino a 4 minitor che funzioneranno simultaneamente. Controllare quindi le prese sul PC, sia esso desktop o portatile e considerare comunque che esistono i convertitori per la maggior parte dei collegamenti video.

4) Configurazione dei due monitor in Windows

Dopo aver fatto i collegamenti di cavi è il momento di accendere il computer e configurare i due schermi.In questo articolo vado a usare Windows 10. In Windows 7 la procedura è la stesssa anche se ci sono meno opzioni. Una volta collegato il secondo monitor, Windows dovrebbe rilevare automaticamente e visualizzare un secondo desktop sul monitor.
Uno dei due monitor deve essere designato come monitor principale.Se il secondo monitor non mostrasse nulla o fosse configurato come monitor primario, bisogna cliccare col tasto destro del mouse sul desktop del primo ed aprire le impostazioni schermo.
Lo schermo primario viene indicato con un grosso 1 sopra, mentre quello secondario con il 2. Selezionare quindi il monitor che si vuole come primario dal menu a tendina, selezionarlo, premere su Rileva e identifica per sapere se è effettivamente impostato come 1 o come 2 e, se è 2, premere sull’opzione per farlo essere lo schermo principale, cioè il numero 1.
Premendo insieme i tasti Windows-P si può accedere rapidamente alla finestra di configurazione degli schermi.
Come accennato sopra, si può cambiare da qui la risoluzione dello schermo ed è consigliabile che entrambi abbiano la stessa anche se il monitor più nuovo e più grosso potrebbe essere sacrificato dovendo funzionare a risoluzione più bassa di quella massima.
È possibile modificare la dimensione di testo e icone, lasciando il 100% a meno che non si sta utilizzando un monitor 4K dove tutto si vede piccolo ed è necessario ingrandire lo schermo. L’orientamento è, ovviamente, quello del paesaggio a meno che non si stia usando un monitor che si ruota in verticale.
L’ultima opzione è la più importante, per scegliere se estendere il desktop su due schermi oppure se duplicare lo schermo.
La prima opzione è quella da usare per chi vuole lavorare in dual monitor.La seconda opzione è quella per un portatile collegato ad un monitor.In Windows 10 è possibile scegliere come visualizzare la barra delle applicazioni quando il desktop è esteso su due monitor.
Le opzioni si trovano cliccando col tasto destro sulla barra bassa di Windows, andando su Proprietà. La sezione dedicata ai Monitor multipli permette di scegliere se vedere o no la barra delle applicazioni su tutti gli schermi. Da notare che il menu Start si vedrà su entrambi gli schermi, ma ogni programma si aprirà sullo schermo principale e sarà, nel caso, da spostare e trascinare sull’altro monitor.
Sempre in Windows 10 è possibile scegliere uno sfondo panoramico per entrambi i monitor, dalla finestra per selezionare lo sfondo (premere col tasto destro del mouse sul desktop vuoto e poi andare su Personalizza).
L’unica mancanza di Windows 10, per ora, nella configurazione dual screen del PC è che non sono ben gestiti i desktop virtuali di Windows 10 perchè se si passa su un secondo desktop virtuale su un monitor, passa anche sul secondo.
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