HARDWARE: Schede video usate: sapere che modello si possiede

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I modelli di punta di Nvidia e ATI hanno ormai toccato prezzi esorbitanti (possono arrivare a costare anche qualche migliaio di euro), costringendo molti utenti a rinunciare al loro acquisto o volgere lo sguardo verso i mercatini dell’usato.

Una scelta, quest’ultima, sicuramente vantaggiosa sotto il punto di vista economico: se si è fortunati, è possibile trovare una scheda grafica non troppo vecchia e non troppo usurata a prezzi tutto sommato accettabili.

Una strada, però, tutt’altro che priva di insidie. Se si acquista da un venditore non affidabile si rischia di pagare senza mai ricevere il pacco, cadendo così nella più classica delle truffe dell’e-commerce.

Un altro possibile rischio che si corre – e, a leggere online, sta capitando spesso e volentieri negli ultimi mesi – è quello di acquistare una scheda grafica con GPU fake, ossia un acceleratore grafico spacciato per qualcosa che non è.

Se si dovesse incappare in questa truffa online, si rischia di pagare centinaia di euro per una periferica grafica vecchia di anni e dal valore commerciale di pochi euro. Insomma, prima di acquistare una scheda video a prezzi molto bassi (troppo bassi, verrebbe da dire), accertatevi dell’affidabilità del venditore.

Cos’è una GPU fake

Quando parliamo di GPU fake ci si riferisce a una pratica piuttosto deprecabile messa in atto da venditori scorretti che tentano di truffare ignari acquirenti online. I truffatori dell’era digitale utilizzano particolari software per sovrascrivere il firmware della scheda video e modificarne il modello all’interno dei circuiti della scheda stessa. In questo modo, se qualche utente dovesse andare a verificare, ad esempio tramite software di benchmarking, quale sia il modello di scheda grafica acquistata, visualizzerebbe un nome e un modello che nulla hanno a che fare con il prodotto hardware che ha realmente acquistato.

Come riconoscere GPU fake

Fino a poco tempo fa, gli strumenti per riconoscere le GPU fake erano praticamente inesistenti. O meglio, l’utente se ne sarebbe potuto accorgere nel momento in cui avrebbe messo sotto sforzo la sua scheda grafica – con un videogame di ultima generazione, ad esempio – e non avrebbe mai ottenuto le performance attese. Insomma, anche se l’utente avesse provato a impostare risoluzione e altre specifiche grafiche al massimo delle possibilità, la configurazione hardware del suo computer non glie l’avrebbe comunque permesso in quanto quelle impostazioni, disponibili “sulla carta” per quella specifica scheda video, non sarebbero state realmente accessibili.

A partire dall’ottobre 2018, gli utenti hanno un nuovo modo per scoprire schede video contraffatte.

GPU-Z, celebre software di benchmark e analisi delle componenti hardware, ha rilasciato un aggiornamento davvero comodo: sarà in grado di riconoscere GPU con firmware sovrascritto e, nella descrizione della scheda video, aggiungerà la dicitura [FAKE]. Così, nel momento in cui inseriamo la scheda grafica nel suo alloggiamento e, dopo aver acceso il PC, andremo a verificarne le specifiche, sapremo anche se si tratta di una GPU fake o di una scheda grafica “originale”.

 

La nuova interfaccia di GPU Z

 

La casa sviluppatrice di GPU-Z non ha voluto rilasciare dettagli sul funzionamento di questa nuova funzionalità, molto probabilmente per non avvantaggiare hacker e contraffattori nei loro (inevitabili) tentativi di aggiramento di questo nuovo software. È probabile che gli sviluppatori di GPU-Z siano riusciti a trovare il modo di riconoscere un firmware fasullo creato ad hoc per contraffare la scheda grafica e, quindi, scovare le false GPU.

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