Windows 11: almeno otto problemi da risolvere

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I primi tre bug, gli unici finora indicati da Microsoft nella pagina di supporto, sono stati segnalati poche ore dopo il debutto di Windows 11. In realtà gli utenti ha riscontrato altri cinque problemi, per due dei quali esiste una soluzione temporanea. L’azienda di Redmond ha promesso un fix per alcuni di essi.

Windows 11: almeno otto bug in sette giorni

Per due bug indicati nella pagina di supporto è stato applicato il cosiddetto “compatibility hold“, quindi i dispositivi interessati non riceveranno l’aggiornamento a Windows 11. Il primo, inizialmente dovuto all’uso del browser Cốc Cốc, è stato esteso a tutte le applicazioni che inseriscono chiavi con caratteri non ASCII nel registro di sistema. Le app incriminate non si aprono e potrebbero causare la comparsa del famigerato Blue Screen Of Death (in realtà la schermata è nera).

Il secondo bug è dovuto all’incompatibilità tra Hyper-V e VirtualBox che impedisce l’avvio delle macchine virtuali. Finché Oracle non rilascerà l’aggiornamento del software è necessario rimuovere Hyper-V. Il terzo bug, che causa la perdita dei pacchetti UDP, si verifica quando sono installati i tool Intel Killer e Dell SmartByte. Domani Microsoft rilascerà un fix per quest’ultimo problema.

Patch in arrivo anche per il problema che causa un aumento della latenza della cache L3 di alcuni processori AMD e quindi un calo di prestazioni fino al 15%. Microsoft ha promesso un fix anche per il bug che blocca l’aggiornamento tramite Windows Update, nonostante siano rispettati i requisiti hardware minimi.

Il problema che causa un eccessivo consumo di RAM da parte di Esplora file è stato risolto nella build 22454 riservata agli Insider. Non è noto quando verrà rilasciato per la versione attuale di Windows 11.

Gli ultimi due bug sono abbinati. Dopo aver effettuato l’aggiornamento, Windows 11 mantiene la barra delle applicazioni e il menu Start di Windows 10, ma quest’ultimo non funziona. Microsoft non ha ancora confermato la loro esistenza, quindi è possibile provare alcune soluzioni “fai da te”.

La prima prevede la cancellazione dell’ultimo update cumulativo, il riavvio e il successivo download dell’aggiornamento. La seconda prevede la creazione di un nuovo profilo utente (ma sarà necessario copiare i dati e/o reinstallare le app). Il terzo workaround consiste nel digitare il seguente comando nella finestra di PowerShell (con diritti di amministratore):

Get-appxpackage -all *shellexperience* -packagetype bundle % {add-appxpackage -register -disabledevelopmentmode ($_.installlocation + "\appxmetadata\appxbundlemanifest.xml")}

Sarà presto corretto il problema di Esplora File in Windows 11

Essendo il bug noto da tempo, sperimentato anche dagli Insider durante la fase di test, è stato preso in carico dalla software house che ha incluso un fix dedicato nella Build 22454 rilasciata il 10 settembre all’interno del Dev Channel. È dunque lecito attendersi che la stessa modifica trovi posto in uno dei prossimi aggiornamenti destinati alla versione finale, forse già entro le prossime settimane.

In cosa consiste, esattamente, il problema? Aprendo più istanze di Esplora File e poi chiudendole, cosa che avviene normalmente durante una giornata alla scrivania, non viene liberata l’intera quota della memoria occupata dai processi mentre sono in esecuzione. In altre parole, il sistema operativo brucia risorse, andando ad abbattere le prestazioni del PC, soprattutto se il comparto hardware non è di ultima generazione e il quantitativo di RAM è limitato.

Disponibile in via ufficiale da martedì 5 ottobre, Windows 11 è distribuito da Microsoft sotto forma di aggiornamento gratuito per coloro in possesso di un dispositivo in grado di soddisfare i requisiti hardware richiesti. Il rollout sarà graduale, andando a completarsi solo entro la prima parte del prossimo anno, ma qualche modo per forzare la procedura fin da subito senza aspettare il proprio turno c’è:

  • attraverso Assistente Aggiornamento o Media Creation Tool;
  • seguendo la procedura descritta da Microsoft per i vecchi PC (sconsigliato ai meno esperti);
  • aggirando il controllo dei requisiti con uno script (sconsigliato ai meno esperti);
  • facendo la stessa cosa con lo strumento Windows11Upgrade (sconsigliato ai meno esperti).
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