8 virus da tenere in considerazione

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Il malware più diffuso nella classifica di novembre 2019 è stata la botnet Emotet, che ha avuto un impatto sul 9% delle organizzazioni mondiali mentre in Italia è arrivato al 18,28% di incidenza. Gli altri malware più diffusi in Italia a novembre sono Ursnif, che ha avuto un impatto dell’11,6% sulle organizzazioni e Formbook, con un impatto del 7,19%. 

Sul fronte delle minacce mobile il trojan XHelper -analizzato per la prima volta nel marzo 2019 e costantemente aggiornato dagli hacker per eludere i sistemi di detection- è entrato nella classifica dei malware più pericolosi, con un trend di crescita costante per la pervasività. 

Ecco le prime 5 minacce malware per PC più pericolose seguite dalle 3 principali minacce mobile

  1. Emotet: un trojan avanzato, autopropagato e modulare, utilizzato come distributore per altre minacce. Fa uso di molteplici metodi per mantenere la stabilità e di tecniche di evasione per evitare il rilevamento. Si diffonde anche attraverso campagne phishing con mail contenenti allegati o link fraudolenti. 
  2. XMRig: software di mining della CPU, di tipo open-source, utilizzato per minare la cripto valuta Monero. 
  3. Trickbot: trojan tipico dell’ambito bancario rinnovato costantemente con nuove funzioni che lo rendono un malware flessibile e personalizzabile. 
  4. Formbook un ladro di informazioni che raccoglie le schermate e le credenziali da vari browser Web, monitorando e registrando le sequenze di tasti e capace anche di scaricare ed eseguire i file secondo ordini di tipo Command&Control (C&C). 
  5. Dorkbot è un worm basato su IRC (Internet Relay Chat) progettato per consentire l’esecuzione remota di codice da parte del suo operatore e il download di malware aggiuntivo sul sistema infettato. 

Sul fronte mobile si distinguono: 

  1. XHelper: applicazione Android dannosa utilizzata per scaricare altre app dannose e visualizzare pubblicità. È in grado di nascondersi dall’utente e dai programmi antivirus mobile di reinstallarsi autonomamente quando viene disinstallata. 
  2. Guerrilla: ad-clicker per Android che ha la capacità di comunicare con un server remoto di Comando e Controllo (C&C), scaricare plug-in aggiuntivi malevoli ed eseguire ad-clicking aggressivi senza l’autorizzazione o la consapevolezza dell’utente. 
  3. Lotoor: una tecnica di hacking che sfrutta le vulnerabilità dei sistemi Android per ottenere i permessi di root sui dispositivi mobile infettati. 

Gli analisti della minaccia evidenziano anche le vulnerabilità preferite dagli attaccanti per inoculare malware e rendere profittevoli le loro attività criminali. Fra le molteplici falle informatiche classificate, sono tre le principali vulnerabilità sfruttate: le tecniche di SQL injection che continuano a essere preferite con un impatto sul 39% delle organizzazioni a livello globale, seguite dalle vulnerabilità OpenSSL TLS DTLS Heartbeat Information Disclosure e MVPower DVR Remote Code Execution con un impatto rispettivamente del 34% e 33%. 

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