TABELLA MIRROR ISO DOWLOAD
TABELLA MIRROR DOWLOAD
ISO 1
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ISO 2
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ISO 3
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Per poter installare Linux abbiamo bisogno di una partizione diversa da quella in cui è
presumibilmente già presente Windows.
1 – Introduzione e installazione
Per iniziare sono sufficienti 4-5 GB di spazio per Linux quindi create una partizione che abbia più o meno queste dimensioni. Una volta creata la partizione siamo pronti per l’installazione.
Per far iniziare l’installazione dobbiamo impostare nel BIOS il boot da CD ROM:
sarà poi sufficiente inserire all’accensione del personal computer, il primo CD di Mandrake 9.0 nel lettore CD per far partire l’installazione.
A questo punto, dopo qualche secondo, comparirà una finestra che richiederà di premere Invio per far iniziare l’installazione standard o F1 per installazioni particolari. Premendo F1 possiamo selezionare l’installazione in low resolution, in modalità testuale o in modalità grafica per esperti. Per la nostra installazione sarà sufficiente far partire l’installazione standard premendo Invio.
A questo punto entriamo nella fase di installazione vera e propria.
In primo luogo è necessario scegliere la lingua italiana. Verrà subito dopo presentata la licenza di utilizzo e dopo averla visionata scegliete di accettarla.
Arriviamo alla classe di installazione. Qui è consigliato selezionare l’installazione raccomandata.
A questo punto la procedura d’installazione chiederà se possediamo delle interfacce SCSI.
Rispondete in base alle componenti presenti nel vostro PC (se non siete sicuri di quello che c’è
dentro il vostro computer rispondete No).
Siamo giunti alla configurazione del mouse e della tastiera. E’ possibile che queste due
periferiche vengano automaticamente riconosciute senza che voi dobbiate far nulla (il mio
Microsoft IntelliMouse – mouse ottico USB – è stato automaticamente riconosciuto senza nessun problema…). In caso di difficoltà nel riconoscimento automatico, potete sempre selezionare uno dei mouse presenti nell’elenco alla voce Configura mouse, presente sulla sinistra.
2 – Scelta della Partizione
Arriva ora la parte un po’ più delicata, quella della scelta della partizione. Nel caso in cui non
abbiate provveduto a formattare la partizione creata in precedenza, dovrete ora selezionare la
voce Usa lo spazio libero. Verranno così automaticamente create e formattate le partizioni
necessarie per il corretto funzionamento di Linux.
Se la partizione che avete creato è stata invece già formattata, selezionate l’opzione Usa lo
spazio libero della partizione Windows. Verrà così visualizzata una schermata che vi richiederà quale partizione deve essere utilizzata per l’installazione di Linux.
Accertatevi di selezionare la partizione da voi creata in precedenza. Tenete presente che, di
solito, la partizione ove è installato Windows è identificata come hda1: qualora sceglieste di
installare Linux in questa partizione tutti i dati in essa memorizzati verrebbero inesorabilmente sovrascritti. Assicuratevi, quindi, di selezionare la partizione vuota che avete creato manualmente (potete facilmente identificarla per le dimensioni che le avete assegnato). Se è tutto a posto, dovrebbe provvedere la procedura d’installazione a ripartizionare lo spazio e a formattare le varie partizioni.
Siamo giunti alla scelta del software da installare. Possiamo selezionare il software da installare pacchetto per pacchetto oppure più comodamente scegliendo il software per categoria, così come ci viene proposto di default.
Qui potrete effettuare una scelta in base alle vostre esigenze: le categorie sono infatti
facilmente riconoscibili e ben descritte. Se non volete che una certa categoria di software venga installata nel vostro personal computer, basterà semplicemente che la deselezioniate (es. volete un computer che abbia strumenti multimediali e di ufficio ma non giochi: selezionate postazione di lavoro con programmi office e computer multimediale ma non selezionate computer predisposto per i giochi).Tra le vari voci che troverete c’è anche Documentazione: vi consigliamo vivamente di installarla. Tra le varie interfacce grafiche, troverete selezionate di default il K-Desktop Environment (KDE) e Gnome.: la scelta del desktop manager è molto dovuta a gusti e preferenze personali.
Una volta terminata la scelta del software possiamo dare il via all’installazione: dovremo
aspettare qualche minuto prima che tutto il software sia correttamente installato. Durante
l’installazione è possibile che ci venga chiesto di sostituire il cd, a questo punto dovrete
semplicemente inserire il CD richiesto e premere Invio.
3 – Le ultime impostazioni: Rete, monitor e Lilo
Terminata l’installazione dovremmo configurare alcune impostazioni finali. In primo luogo è
necessario scegliere la password per l’utente root (amministratore). Cercate di impostare un
password non banale. Una password non banale è costituita, per esempio, da lettere, numeri e
da almeno un carattere speciale. State attenti a quando scrivete perché Linux è case sensitive
ovvero distingue tra lettere minuscole e maiuscole (es. Maria è diverso da maria che è
differente, a sua volta, da MARIA).
Dopo aver scelto la password, è buona norma creare almeno un utente che non sia l’utente root ovvero un utente che non abbia i privilegi di amministratore. Per poter fare la maggioranza delle cose alle quali siamo abituati (navigare in internet, ascoltare musica, leggere la posta,…) non è infatti necessario disporre di privilegi di amministratore: accedendo a Linux da utenti “normali” eviteremo così di andare accidentalmente a cancellare file di sistema o comunque a fare modifiche che possano compromettere l’utilizzo della macchina.
Una volta che abbiamo creato un utente per ogni persona che avrà accesso al personal
computer, clicchiamo su Fatto e proseguiamo. Ora dovremo scegliere il desktop manager che vorremo avviare di default (è comunque possibile selezionare un altro desktop manager al momento del login).
Passiamo ora alla configurazione della rete. Il sistema cercherà di riconoscere automaticamente la vostra rete ovvero cercherà di stabilire se al computer sono connessi modem o se sono presenti schede di rete. Una volta che il riconoscimento sarà terminato, dovete selezionare che tipo di connessione ad Internet di cui disponete (ad esempio modem DSL, LAN,…). Se avete un
modem vi dovrebbero venire chiesti i parametri per la connessione ad Internet; se invece il vostro computer è connesso ad una rete LAN dovrete scegliere se ottennere l’indirizzo IP dinamicamente o se assegnare un indirizzo IP statico alla macchina.
Una volta impostata la connessione ad Internet dovremo dare un nome alla macchina. Il nome host è il nome che identifica un computer all’interno di una rete. Se il vostro computer non fa
parte di una LAN potrete attribuirgli il nome che volete, nel caso sia parte di una LAN dovrete assegnare al personal computer un nome che non sia uguale a quello di un altro PC della rete.
Sempre nel caso in cui il vostro computer sia collegato in rete con altri PC, dovrete specificare il Server DNS e il Gateway (il DNS e il Gataway sono i computer che rendono disponibile l’accesso a internet a tutti i PC della rete locale). Per piccole reti domestiche solitamente il DNS e il Gateway sono lo stesso computer e il suo indirizzo è di solito 192.168.0.1.
Siamo quasi arrivati al termine: ci viene mostrato un riepilogo di quello che abbiamo impostato fino ad ora. Se avete anche una stampante collegata, è questo il momento per farla riconoscere. Se vedete che non è stata selezionata nessuna stampante, cliccate sopra alla barra dove è scritto Nessuna stampante: il sistema tenterà di riconoscere automaticamente la vostra stampante.Una volta configurata la stampante sono rimasti solo due passi: rendere avviabili entrambi i sistemi operativi Windows e Linux e configurare il nostro monitor.
Lilo è il boot loader di Linux che ci permetterà di poter scegliere, all’accensione del personal
computer, quale sistema operativo far partire.
Lilo imposta Linux come sistema operativo di
default: se si volesse scegliere Windows come sistema “predefinito” è sufficiente selezionare Windows dalla lista delle varie opzioni di boot, cliccare su Modifica ed infine su Predefinito. In questo modo all’avvio del sistema, se dopo 5 secondi non toccheremo nulla, partirà automaticamente Windows.
Qualora non sia già stato chiesto, è possibile creare anche un floppy di avvio: basterà cliccare su Crea disco di avvio. Terminata la procedura per rendere avviabili i nostri sistemi passiamo all’ultima fase: la configurazione del monitor.
Anche quest’operazione dovrebbe concludersi in automatico: controllate comunque che il monitor selezionato automaticamente corrisponda a quello da voi in possesso e che corrispondano anche i valori di risoluzione massima e la frequenza di refresh in Hz.
Se il monitor non dovesse essere riconosciuto automaticamente potete selezionarlo
manualmente dalla lista dei monitor supportati. Una volta scelto il monitor, resta solo da selezionare la quantità di ram di cui dispone la nostra scheda video e la risoluzione che
vogliamo per il nostro desktop.
Vi verrà chiesto alla fine se volete scaricare gli aggiornamenti sui pacchetti, a questa domanda potete rispondere No: se volete scaricarli potrete sempre farlo più avanti.
Il nostro sistema è installato e pronto per essere riavviato.
Mandrake Linux è stato creato nel 1998 con l’obiettivo di rendere Linux più facile da usare per tutti. A quel tempo, Linux era già ben noto come un sistema operativo potente e stabile che richiedeva una forte conoscenza tecnica e un ampio uso della ” riga di comando “; MandrakeSoft ha visto questa come un’opportunità per integrare i migliori ambienti desktop grafici e contribuire con le proprie utilità di configurazione grafica ed è diventata rapidamente famosa per aver stabilito lo standard in termini di facilità d’uso e funzionalità. Mandriva Linux, precedentemente noto come Mandrakelinux, è un amichevole sistema operativo Linux specializzato nella facilità d’uso sia per i server che per la casa / ufficio. È disponibile gratuitamente in molte lingue in tutto il mondo. Link
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