Asus ExpertBook B7 Flip: Una soluzione per il business in mobilità 

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FONTE: https://www.hdblog.it/portatili/recensioni/

Come ogni anno anche in questo 2023, all’avvicinarsi di IFA, la fiera dedicata all’elettronica di consumo che ha luogo a Berlino, ha fatto capolino nella mia mente la solita fatidica domanda: che notebook mi porto quest’anno? E per una volta la mia scelta è caduta su qualcosa di differente. Complice una chiacchierata avuta a inizio estate con Asus a proposito della lentezza e dell’inadeguatezza del WiFi delle Media Room e delle location in cui si tengono solitamente gli eventi, ho voluto provare a portare con me un notebook che fosse dotato di connettività dati ma che, allo stesso tempo, non mi limitasse eccessivamente nell’utilizzo a causa di piattaforme con cui Windows non è ancora pienamente compatibile (leggi chipset ARM).

Ecco quindi che ho comodamente alloggiato nel mio zaino un ExpertBook B7 Flip, che probabilmente in pochi conoscerete perché si tratta di una soluzione dedicata ad un utenza per lo più business. Proprio la linea ExpertBook è infatti la famiglia di prodotti Asus rivolta ai professionisti e pensata per soddisfare le esigenze di una infrastruttura IT tipica di molte realtà aziendali. Con questo non vuol dire che non possa essere acquistato da chiunque, specialmente da chi è particolarmente attento ad aspetti come quello della sicurezza.

ESTETICA E MATERIALI

Come già largamente anticipato la linea ExpertBook di Asus è dedicata ad un pubblico professionale. Anche per questo motivo le esigenze in termini di qualità dei materiali e dell’assemblaggio sono di un certo livello e vanno ad influenzare sia le caratteristiche tecniche che il design. Sin dal primo istante si può notare come, a tutti gli effetti, si tratti di una soluzione ultra-portatile in configurazione convertibile con display touchscreen.

La scocca è realizzata in lega di alluminio e magnesio, resistente ma allo stesso tempo leggera, ed è stata verniciata con una finitura blu-notte opaca che contribuisce ad offrire un aspetto assolutamente sobrio senza scadere nella monotonia dei notebook grigi o neri. Una combinazione di elementi che mi porta a definire tutto il progetto assolutamente razionale.

Nel complesso questo ExpertBook B7 è un notebook anche compatto, con uno spessore di 18 mm e un peso di 1,47 Kg. Certo non è un record all’interno della categoria ma posso dirvi che nei miei giorni di fiera non è stato un problema trasportarlo nello zaino, anche percorrendo diversi Km a piedi durante la giornata e girando quasi sempre con i mezzi pubblici.

Nonostante queste sue dimensioni poi, abbiamo anche un set di porte assolutamente completo. Lungo i due lati del notebook abbiamo infatti 2 USB-C con supporto Thunderbolt 4, 2 USB-A 3.2 Gen2, Display Port, HDMI standard, una microHDMI con adattatore a RJ-45, lettore di Smart Card, Jack audio da 3,5 mm e un carrellino per la scheda SIM in formato Nano. Tra l’altro tutte le porte USB sono rinforzate con acciao inox per resistere ad un numero maggiore di cicli di connessione-disconnessione. Si parla di 15.000 cicli contro i circa 5.000 garantiti dai notebook standard.

Sul fondo del notebook troviamo poi dei piedini anti-scivolo molto ampi ed efficaci, oltre ad una serie di feritoie utili per far entrare l’aria fredda nella scocca e raffreddare così i componenti. Ai lati troviamo anche due speaker di dimensioni abbastanza contenute che, per ovvi motivi, riproducono un audio soltanto sufficiente, sia per volume che per qualità.

Parlando invece delle cerniere posso dire di aver trovato l’unico difetto in termini di qualità costruttiva. La resistenza offerta all’apertura è davvero troppo poca e, una volta aperto lo schermo bastano poche leggere sollecitazioni per far ruotare ulteriormente il display in maniera fastidiosa. Asus, in realtà, dichiara che queste cerniere sono garantite per oltre 30.000 cicli di rotazione e offrono una particolare resistenza alle sollecitazioni. Che sia il nostro sample ad essere stato poco fortunato? Può darsi, rimaniamo con il beneficio del dubbio.

Parlando invece della tastiera il layout e le dimensioni sono quelle tipiche di moderni notebook ultra-portatili. Non c’è tastierino numerico fisico ma è possibile attivarne uno virtuale in corrispondenza del trackpad. Asus lo chiama Number Pad e può essere una soluzione valida in caso di emergenza. Se invece avete spesso a che fare con i numeri allora procuratevi una tastiera estesa da collegare al notebook o cercatene uno con tastierino numerico fisico.

Tornando alla tastiera i tasti sono ben spaziati tra loro e offrono una corsa di 1,5 mm. Il feedback è molto buono e farete in fretta ad abituarvi all’impostazione e alle dimensioni dei tasti; tanto che vi troverete a scrivere velocemente e senza errori in pochissimo tempo. Ovviamente parliamo di una soluzione retroilluminata e oltre a questo troviamo una membrana che la rende impermeabile. Con questo non vuol dire che potete rovesciarci sopra decine di caffè, ma se vi dovesse capitare qualche schizzo ogni tanto potete stare tranquilli.

Considerando le dimensioni complessive, infine, il touchpad è sufficientemente esteso. Certo non è enorme ma ci si lavora tranquillamente ed è anche dotato di una precisione invidiabile sia nel riconoscimento del tocco singolo che in quello multiplo, al punto che le gesture di Windows sono supportate senza alcun tipo di problema.

DISPLAY

Questo Asus ExpertBook B7 Flip utilizza poi un display IPS touchscreen da 14 pollici con finitura opaca. Una caratteristica piuttosto rara nei modelli touch. Rapporto d’aspetto 16:10, risoluzione – 1920×1200 pixel (ma esiste anche una configurazione di 2560×1600). La luminosità massima dichiarata è di 500 cd / m², e abbiamo una frequenza di aggiornamento standard di 60 Hz. Lo schermo ha una copertura del 100% dello spazio colore sRGB ed è certificato Pantone.

Alcune SKU sono anche dotate di funzione Private View, che restringe gli angoli di visione a 45°, utile per lavorare con informazioni private in luoghi affollati. In questi modelli, a causa delle caratteristiche tecniche, anche con PrivateView disattivato, gli angoli di visione possono risultare leggermente più stretti dei normali IPS.

Anche dopo averlo provato e misurato possiamo dire di non avere granchè da rimproverare a questo schermo: l’immagine è piacevole, con colori naturali e una luminosità sufficiente per garantire un’ottima visibilità in ambienti chiusi, anche molto illuminati. All’esterno la situazione peggiora in maniera abbastanza netta ma la finitura opaca contribuisce molto ad eliminare i riflessi, migliorandone le prestazioni.

Passando ai numeri, le misurazioni effettuate con il colorimetro hanno mostrato una luminanza massima molto vicina al valore dichiarato: parliamo di 475.892 cd / m2. A questo fa il paio una copertura dello spazio colore sRGB che è effettivamente molto vicina al 100% e un valore del rapporto di contrasto che è di quasi 3000:1 in virtù della profondità del nero che misura una luminanza di soli 0,15 nit. In generale parliamo quindi di un ottimo pannello per compiere tutte le operazioni lavorative più comuni.

Anche la componente touch lavora bene, per quanto Windows non si presti per essere utilizzato sfruttando questo tipo di interazione. Proprio per questo Asus ha inserito in confezione un pennino che può sicuramente aiutarci in tutte queste situazioni oltre che essere utile per prendere appunti, modificare documenti o anche solo interfacciarsi con il sistema operativo con uno strumento più preciso di quello che può essere il nostro dito.

HARDWARE E PRESTAZIONI

E siamo a parlare di quello che si nasconde sotto la scocca e in questo caso occorre spendere due parole in più sulla scelta del SoC che, può sembrare obsoleto, ma che in realtà è una scelta obbligata. Qui sotto abbiamo infatti un processore Intel di dodicesima generazione. Un Core i7 1260P per la precisione, che è effettivamente una piattaforma di una generazione precedente rispetto alla attuale. Tutto vero, se non fosse che stiamo parlando di una piattaforma V-Pro, ovvero una di quelle piattaforme dedicate ad un’utenza business e ottimizzate per poter essere gestite al meglio dai manager IT; con tutta una serie di soluzioni lato software ma anche hardware che ne aumentano la sicurezza.

Questa CPU è qui accompagnata da 16 GB di memoria RAM e da un SSD da 1 TB. Non c’è una scheda grafica discreta e tutte le operazioni normalmente affidate a quest’ultima sono svolte dalla soluzione integrata Intel. Il TDP del chipset è configurabile e nella modalità “massime prestazioni” può raggiungere i 40W, con un valore tipico che è però di 28W. L’SSD è di tipo PCIe 4.0, con velocità di lettura e scrittura che superano i 5000 MB/s e, come le RAM, è accessibile e sostituibile.

Bene, ma come si comporta questo hardware quando messo sotto torchio? Il nostro stress test, che coinvolge tutti i core della CPU con un carico del 100% per un periodo di tempo superiore ai 10 minuti, mostra un andamento e una messa a punto tipica di soluzioni di queste dimensioni. I core performance girano con una frequenza media di 2 GHz e sono affiancati dagli E-core, che si fermano ad una media di 1,7 GHz. Il TDP raggiunge un picco di 45W per poi assestarsi intorno ai 28 per tutta la durata del test, mentre le temperature medie sui core sono di 83 gradi. Nulla di sconvolgente ma sono prestazioni che permettono a questo ExpertBook di mantenersi abbastanza fresco senza evidenti cali di prestazioni. C’è del throttling, come è normale che sia, ma non è un degrado penalizzante. Anche nelle situazioni in cui il notebook è chiamato ad abbassare le frequenze per prevenire il surriscaldamento, il sistema resta sufficientemente reattivo.

Aggiungendo la GPU al test, anch’essa con un carico del 100%, il comportamento resta molto simile, con però delle frequenze medie sui core che si abbassano ulteriormente per via del maggior consumo e delle temperature più alte sviluppate in contemporanea con la GPU. Il consumo totale del SoC resta quello, ovvero 28W di media, ma questa volta sono spartiti tra CPU e GPU, con le temperature sui core che si abbassano fino ad una media di 65W e le frequenze che non vanno oltre gli 1,5 GHz sui Performance Core. Anche qui possiamo dire che il throttling che viene inevitabilmente a verificarsi non risulta penalizzante per lo svolgersi delle attività più comuni, con il sistema che rimane comunque abbastanza reattivo.

In generale parliamo di un notebook che è quindi consigliato per svolgere tutte le operazioni lavorative più comuni, dalla videoscrittura alla gestione delle mail passando per la navigazione web, la lavorazione di fogli di calcolo, la visione di contenuti multimediali e, se dovesse capitare anche qualche veloce azione di fotoritocco con i software più comuni. Esattamente il tipo di utilizzo che ho fatto in questi giorni di fiera e che mi ha permesso di portare a casa il lavoro in maniera assolutamente agile. Se cercate invece una soluzione per la produzione di contenuti o per la gestione di task molto più impegnativi di quelli descritti qui sopra, allora vi conviene cercare un prodotto con altre specifiche tecniche.

SOFTWARE E AUTONOMIA

Ovviamente il sistema operativo a bordo di questo ExpertBook B7 Flip è Windows 11 in versione Pro che è però personalizzato da Asus che ha installato una serie di software che puntano a migliorare la gestione del notebook sotto diversi punto di vista. Abbiamo in particolare tre programmi proprietari che prendono il nome di MyAsus, Asus Business Manager e Asus ExpertWidget.

Il primo già lo conosciamo perchè viene installato anche sui notebook Asus della linea consumer. Si tratta di un software di gestione che permette di andare ad agire su tutta una serie di opzioni di configurazione legate, ad esempio, alla batteria o al display. Tramite il software My Asus possiamo infatti andare a modificare i profili energetici, oppure decidere la modalità di ricarica della batteria, ma anche decidere se attivare o meno la soppressione dei rumori durante le chiamate o applicare filtri particolari, come la sfocatura dello sfondo, all’immagine della webcam (purtroppo una misera 720p di dubbia qualità).

In aggiunta a MyAsus, è disponibile un software più specializzato per il segmento aziendale, ovvero Asus Business Manager. Si tratta di un programma progettato per monitorare e amministrare i computer portatili all’interno di una flotta aziendale, con cui è possibile agire sulle USB, per bloccare l’accesso dei dati da fonti indesiderate, sul BIOS, sul blocco del registro di sistema, sulle unità di ripristino del sistema e sull’archiviazione di informazioni sensibili in una partizione crittografata dell’unità disco; oltre al File Shredder per l’eliminazione completa e permanente dei file selezionati.

E infine abbiamo Asus ExpertWidget, un software che permette di assegnare alcune macro a combinazioni di tasti come Fn+1, 2, 3 e 4. Grazie a questo generatore di shortcut è possibile assegnare delle operazioni da compiere a queste coppie di tasti premute contemporaneamente. Possiamo decidere, ad esempio, di attivare o disattivare il WiFi, il Bluetooth, cambiare i piani di risparmio energetico o attivare o disattivare i led di stato, come anche aprire uno specifico programma.

Non posso poi non spendere due parole a proposito della connettività che, come già detto all’inizio è qui garantita anche dalla presenza di uno slot SIM che può accogliere una scheda in formato Nano. La configurazione della stessa è semplicissima, a seconda dell’operatore può essere necessario dover inserire l’APN corretto, ma è un’operazione che porterete a termine in pochi istanti e che si compie direttamente dal pannello di controllo di Windows. Una volta completata la configurazione devo ammettere che il modem integrato funziona bene e, paragonando la ricezione a quella del mio smartphone (con SIM dello stesso operatore) non ho notato particolari differenze a favore dell’uno o dell’altro.

E chiudiamo parlando di autonomia, la batteria dentro a questo ExpertBook B7 Flip è da 63Wh e, stando a quanto dichiarato da Asus dovrebbe riuscire a garantire fino a 12 ore di autonomia. Con un utilizzo lavorativo standard sono riuscito a finire tranquillamente una giornata di utilizzo, comprese alcune ore di uso con connettività dati. Mantenendo la luminosità del display intorno al 50% e la modalità d’uso bilanciata la previsione dichiarata delle 12 ore di utilizzo non è poi così lontana. Aumentando invece il carico in maniera importante, con un TDP costante di oltre 20W, ecco che allora la durata della batteria può calare fino a circa due ore.

CONSIDERAZIONI

Ed eccoci a parlare di prezzo e a tirare le conclusioni. Il listino per questo ExpertBook B7 Flip parla di circa 2.000 euro, che sono sicuramente tanti per una soluzione di questo tipo. Rispetto ad un normale notebook convertibile con formato simile ma destinato ad un pubblico consumer bisogna tuttavia considerare tutta una serie di funzioni e ottimizzazioni extra che, per il target per cui è pensato questo tipo di prodotti sono fondamentali. La suite di software per il controllo da parte dei manager IT, insieme alla sicurezza garantita dalla presenza delle piattaforma Intel V-Pro sono tutti elementi che in ambito aziendale possono fare la differenza e che quindi giustificano il costo aggiuntivo rispetto alle soluzioni più indicate per un utilizzo consumer.

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