Come verificare se funziona la propria casella di posta elettronica

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Quando riteniamo che non sia arrivato un messaggio di posta che aspettavamo, ci domandiamo se la nostra casella funziona correttamente.

Lo stesso dubbio ci viene quando invece non riusciamo a trasmettere un messaggio, oppure pare che sia stato trasmesso, ma non ricevuto dal nostro destinatario.

Cosa fare? Scindiamo le verifiche in :

1. verifica della ricezione  e 2. verifica della trasmissione.

1. verifica della ricezione Per leggere i messaggi di posta posso utilizzare almeno 2 metodi di accesso diversi:

Accesso alla casella via webmail

Accesso alla casella via webmail

a) via webmail (ovvero accedo direttamente al sito web del mio fornitore di posta ed inserisco username e password);

Programma di posta elettronica con accesso IMAP

Programma di posta elettronica con accesso IMAP

b) via programma di posta elettronica (detto anche “client di posta”) tipo Outlook Express, Windows Mail, Mozilla Thunderbird, Eudora, ecc…

La prima verifica da fare è sempre quella di accedere alla propria casella di posta elettronica col metodo b) se normalmente utilizzo il metodo a) e viceversa.

Con una avvertenza: se normalmente accedo alla casella via webmail, nel momento in cui configuro il programma di posta, il consiglio è di utilizzare l’accesso in lettura via IMAP e non POP3, in questo modo posso mantenere la compatibilità dei due accessi anche in futuro (ovvero utilizzare a piacimento il metodo a) e b), secondo l’occorrenza).

Questo perchè con l’accesso via programma di posta, ma tramite POP3, alla prima connessione il programma di posta scaricherà nella cartella locale del mio computer, tutti i messaggi presenti nella “posta in arrivo” e li cancellerà dai sistemi del mio fornitore e non li potrò quindi rileggere quando riaprirò la casella direttamente da webmail.

Utilizzando il programma di posta configurandolo via IMAP il problema non sussiste. Per chi ha una casella di posta @email.it, anche gratuita, sarà sempre possibile utilizzare alternativamente il metodo a) e b), indipendentemente da dove mi trovo e da dove mi collego ad internet, dall’Italia o dall’estero. Con alcuni fornitori di posta gratuita questo non è sempre possibile.

Alcuni permettono di accedere via IMAP solo se si utilizza una connessione internet di un preciso fornitore. Altri semplicemente non permettono di utilizzare l’accesso via IMAP, in quanto è un metodo di accesso molto più complesso e oneroso, per chi lo fornisce, del più “anziano” POP3

Se ho quindi aperto la casella di posta con il metodo alternativo, potrò verificare se il messaggio atteso è comunque pervenuto. In tal caso è evidente che non si tratta di un problema del mio fornitore di posta, ma della configurazione del proprio computer: nel caso non legga da a) è possibile che aprendo un nuovo “browser”, ovvero un programma per accedere ai siti internet diverso da quello utilizzato, la lettura dei messaggi ritorni corretta; nel caso b) è possibile che i filtri automatici contro lo spam, di cui oggi dispongono i programmi di posta migliori, abbiano dirottato il messaggio atteso in un’altra cartella (ad es. “Posta indesiderata”, “Antispam”, …). Aprendo una di queste cartelle (visibili se accedo via IMAP), posso recuperare il messaggio e indicare che lo stesso è da considerare valido. Riportandolo così nella cartella “Posta in Arrivo”.

E se invece il messaggio non è presente, né in “Posta in Arrivo” né in “Posta Indesiderata” o in “Antispam”, sia accedendo col metodo a) che col metodo b)?

In questo caso, se abbiamo già verificato che tale messaggio sia stato sicuramente inviato dal mittente, significa che lo stesso non è stato accettato dai sistemi di ricezione.

Quando un messaggio non viene accettato dai sistemi di posta, questi ritornano al mittente un messaggio di errore (una mail) con indicazioni del motivo del rifiuto. Se si è in grado di farsi re-inoltrare il messaggio di errore dal nostro mittente, e non siamo in grado di comprenderlo (è normalmente scritto in inglese e con riferimenti tecnici) è possibile inviarlo  al proprio fornitore di posta elettronica per farlo analizzare e quindi per indicarci quali sono state le vere cause della mancata consegna.

Se invece il nostro mittente dichiara di non aver ricevuto alcun messaggio di errore, si può richiedere una verifica al proprio fornitore di posta.

Affinchè la verifica possa essere esaustiva è meglio fornire più informazioni possibili sul messaggio che aspettavamo: ad esempio data e ora esatta dell’invio e, possibilmente, indirizzo di posta mittente e oggetto del messaggio.

2. verifica dell trasmissione Se utilizzo il metodo di accesso alla casella di tipo a) – webmail – sicuramente si utilizzano anche i sistemi del proprio fornitore di posta elettronica per inviare.

Se da webmail l’invio risulta regolarmente effettuato (di solito viene visualizzato un messaggio di conferma a tal proposito), occorre verificare se si riceve un messaggio di errore entro qualche decina di minuti. Se non si riceve alcun messaggio di errore, significa che il proprio messaggio è stato “scartato” prima ancora di essere ricevuto dai sistemi di posta elettronica del destinatario.

Questo accade quando i sistemi di invio del nostro fornitore di posta elettronica (i server SMTP per chi conosce questo termine), sono stati pubblicamente inseriti in liste di “prescrizione” (Black List) presenti in Rete. L’inserimento in Black List avviene ogni qualvolta altri utenti della posta elettronica del nostro stesso fornitore, abusano del servizio offerto.

O in parole più semplici, inviano grossi quantitativi di spam utilizzando i sistemi del nostro fornitore.

Questo accade spesso con tutti i fornitori di posta elettronica che non utilizzano il server “SMTP autenticato”.

I server SMTP autenticati permettono l’invio solo agli utenti autorizzati, ovvero a coloro che conoscono anche la password della propria casella.

Quelli non autenticati, invece, permettono di inserire una casella mittente di qualsiasi nome e dominio, anche appartenente ad altri fornitori, senza bisogno di fornirne anche la corretta password.

Riassumendo, se si riceve un messaggio di errore per il mancato invio, fatene analizzare le cause dal vostro fornitore di posta allegando alla richiesta, l’errore ricevuto.

Se invece non si riceve alcun messaggio di errore, verificate se il vostro fornitore di posta elettronica utilizza server SMTP autenticati e in caso negativo, rispedite il messaggio da inviare utilizzando una diversa casella di posta elettronica, ovviamente registrata presso un fornitore che vi offre l’invio esclusivamente con SMTP autenticati.

Spero che l’articolo ti abbia aiutato a risolvere tutte le tue domande.

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