Google dice addio ai cookie su Chrome

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Dopo 30 anni esatti, l’azienda americana ha deciso di smantellare lo strumento usato più o meno da tutti per tracciare le abitudini di navigazione delle persone. Ci spieranno di meno? Sì e no

I colossi della Rete, dai motori di ricerca ai social network, dai siti di ecommerce a quelli dei giornali, alle app, monitorano quello che facciamo online e nel mondo reale, in modi più o meno trasparenti, raccolgono informazioni su di noi e le cedono alle aziende.

Online, lo fanno soprattutto in 3 modi:

con i cookie, minuscoli file di testo che tengono traccia delle nostre preferenze per un determinato sito (password comprese), e possono anche contenere la nostra intera cronologia di navigazione;
con la funzione login con…: quando accediamo a un sito usando il nostro account Facebook o Google, quel sito ottiene informazioni sulla nostra mail, sulla nostra posizione nel mondo, sui nostri amici e contatti sui social;
con il Facebook Pixel, una stringa di codice inserita nelle pagine di tantissimi siti, che permette al social network di Zuckerberg di tenere traccia di tutto quello che facciamo online, anche seguendoci da un sito all’altro.

Nel mondo reale, soprattutto attraverso:

il rilevamento della nostra posizione grazie al Gps dello smartphone, che permette di sapere dove abitiamo, come ci spostiamo nel tragitto casa-lavoro, quali negozi abbiamo vicino e a quali passiamo spesso davanti;
la lista degli amici, che permette a Facebook di sapere con quali persone interagiamo più spesso, probabilmente anche dal vivo, e di ipotizzare che se un nostro contatto è fan di una serie tv, magari ne ha parlato con noi (è uno dei motivi per cui vediamo banner di cose che non abbiamo mai cercato online).

Dallo scorso 4 gennaio, circa 30 milioni di persone nel mondo possono finalmente navigare online senza sentirsi chiedere ripetutamente se vogliono accettare i cookie, quali vogliono accettare, se sono soddisfatti delle loro scelte, non è che vuoi ripensarci?, sei sicuro che vada bene così? e varie ed eventuali.

Sono finalmente libere perché fanno parte dell’1% degli utenti di Chrome che Google ha selezionato per la fase di test della sua nuova Protezione anti-tracciamento. Nel corso della seconda metà del 2024, questa nuova funzionalità sarà estesa a chiunque utilizzi il browser di Mountain View, su cui i cookie saranno disabilitati per tutti.

Il cambiamento è oggettivamente epocale: i cookie hanno fatto parte della nostra vita online per 30 anni, usati sia per conservare le nostre credenziali di accesso ai vari siti, così da non doverle inserire ogni volta (sono i cosiddetti cookie di prima parte), ma anche per monitorare quello che facciamo sui vari siti

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