Nagios: caratteristiche e funzionalità

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Il software esegue controlli periodici su tutti quelli che sono i parametri critici relativi ad applicazioni, reti e server.

Il sistema, ad esempio, può monitorare:

  • l’utilizzo della memoria
  • l’utilizzo del disco
  • il carico del microprocessore
  • il numero di processi attualmente in esecuzione
  • i file di registro

Può anche monitorare servizi come SMTP (Simple Mail Transfer Protocol), POP3 (Post Office Protocol 3), Hypertext Transfer Protocol (HTTP) e altri protocolli di rete comuni. I controlli attivi vengono avviati da Nagios, mentre i controlli passivi provengono da applicazioni esterne collegate allo strumento di monitoraggio.

Cronistoria e sviluppo

Originariamente chiamato NetSaint e rilasciato nel 1999, Nagios è stato sviluppato dal programmatore statunitense Ethan Galstad (attualmente CEO della società Nagios omonima nonché founder di Zero to Hero) e successivamente perfezionato da numerosi collaboratori in quanto progetto open source. Nagios Enterprises, in dettaglio, è una società basata sulla tecnologia Nagios Core e offre numerosi prodotti, come XI, Log Server, Network Analyzer e Fusion.

Qual è il codice di programmazione di Nagios

Un utente può scegliere di lavorare utilizzando l’interfaccia della riga di comando (CLI) o selezionare un’interfaccia utente grafica (GUI) basata su Web che è presente in alcune versioni di Nagios e di tool sviluppati da terze parti. La dashboard di Nagios offre una panoramica dei parametri critici monitorati sugli asset.

Sulla base dei parametri e delle soglie definite, Nagios può inviare avvisi se vengono raggiunti livelli critici. Queste notifiche possono essere inviate in diversi modi, tra cui e-mail e messaggi di testo. Un sistema di autorizzazione consente anche all’amministratore di limitare l’accesso a queste notifiche.

Configurazioni con o senza agenti: funzioni e plug in

Agenti indipendenti vengono installati su qualsiasi sistema hardware o software per raccogliere dati che vengono poi riportati al server di gestione. Il monitoraggio senza agente utilizza i protocolli esistenti per emulare un agente. Entrambi gli approcci possono monitorare l’utilizzo del file system, le metriche del sistema operativo, gli stati dei servizi e dei processi e altro ancora. Esempi di agenti Nagios includono:

  • Nagios Remote Data Processor (NRDP)
  • Nagios Cross Platform Agent (NCPA)
  • NSClient ++

Il software esegue configurazioni basate su agenti e senza agenti.

A differenza di molti programmi di monitoraggio, infatti, questo software non possiede alcun meccanismo proprio per verificare lo status dei sistemi e dei servizi di rete. A farsene carico sono i plug-in. Queste estensioni, chiamate anche moduli, sono file già compilati (scritti, ad esempio, in C o C++) o script eseguibili, contenenti argomenti sulla riga dei comandi (command line argument), che gestiscono il rispettivo controllo e trasmettono i risultati al software di monitoraggio. Sarà Nagios ad occuparsi poi dell’esecuzione.

Di conseguenza i plug-in agiscono come livello di astrazione tra la logistica di monitoraggio, i servizi e l’host. Il vantaggio? Che questa soluzione è in grado di controllare tutto quanto può essere programmato attraverso un processo di verifica automatico.

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