OpenOffice.org 3.0: ecco le principali novità

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OpenOffice.org la suite opensource per l’ufficio evolve. Derivata inizialmente da StarOffice, software acquistato – insieme con la sua casa produttrice – da Sun Microsystems nel 1999, OpenOffice.org è il risultato del lavoro che è stato compiuto a partire dal codice di partenza, dal Luglio 2000 sino ad oggi.

Per questioni di marchi di fabbrica, sebbene – colloquialmente – ci si riferisca al prodotto con il nome OpenOffice, gli sviluppatori hanno da sempre preferito optare per OpenOffice.org.

La principale novità che OpenOffice.org 3.0 porta con sé, è la compatibilità nativa con i sistemi Mac OS X. Accanto alle storiche versioni per Windows, Linux e Solaris, quindi, si affianca una versione espressamente concepita per la piattaforma Mac e quindi direttamente supportata.

La procedura d’installazione di OpenOffice.org 3.0 è in grado di rilevare eventuali precedenti versioni della suite presenti sul sistema e provvederne alla disinstallazione, in maniera del tutto automatica (è necessario lasciare attivata la casella Eliminate tutte le vecchie versioni del prodotto, all’avvio del setup).

OpenOffice.org 3.0 installa automaticamente l’ultima versione di Java (6.0 update 7): chi, per le ragioni più disparate, non volesse caricarla sul proprio personal computer, può tranquillamente annullarne l’installazione oppure impedirla a priori optando il setup “personalizzato”.

All’avvio della suite, anziché aprire una laconica pagina a sfondo grigio, OpenOffice.org 3.0 propone una serie di icone che possono essere utilizzate per eseguire le varie applicazioni.

I moduli “Base” e “Math” non hanno subìto modifiche degne di nota mentre il lavoro degli sviluppatori appare essersi concentrato soprattutto su “Writer”, “Impress” e “Calc”, rispettivamente il word processor, l’applicazione per la creazione di presentazioni simil-PowerPoint ed il foglio elettronico della suite.

Con la nuova release di OpenOffice.org, i componenti di base (il word processor, il foglio elettronico, il modulo per le presentazioni, quelli per la grafica business, le formule e la gestione dei database) si legano ancor più strettamente alle “estensioni”, attraverso le quali è possibile estendere enormemente le funzionalità della suite per l’ufficio. Grazie all’approccio architetturale modulare che è stato scelto ed implementato in fase di sviluppo, chiunque è potenzialmente in grado di aggiungere nuovi servizi e funzionalità al software opensource.

Lo speciale “Extensions Repository” raccoglie tutte le funzionalità aggiuntive che possono essere installate per arricchire OpenOffice.org. Tra le estensioni pubblicate più di recente vi è Sun Presenter Console. Ancora in versione beta e sviluppata appositamente per OpenOffice.org 3.0, Sun Presenter Console consente all’utente di utilizzare nel modo migliore i due schermi per le presentazioni visualizzando sul proprio personal computer la slide successiva, le note e la durata della presentazione, senza che il pubblico possa vedere tali informazioni.

Altre estensioni degne di nota sono quelle che consentono di importare ed esportare documenti da e verso la suite per l’ufficio fruibile online “Google Docs”; Sun Report Builder, che dà modo di creare report dal DBMS di OpenOffice.org – OOo Base – fidando su di un elevato livello di personalizzazione; Sun Presentation Minimizer, per ridurre la dimensione delle presentazioni in formato PPT e ODP; Writer’s Tools, per elaborare statistiche avanzate sui documenti ed avviare ricerche online di definizioni e traduzioni; Bookmarks Menu, che aggiunge un menù per accedere con un clic ai documenti di uso più frequente e Sun Weblog Publisher, che permette di pubblicare un blog direttamente da OOo, su tutte le principali piattaforme.

Le estensioni per OpenOffice.org possono essere sviluppate utilizzando tecnologie come Java e NetBeans, e sono multipiattaforma. Si tratta di una funzionalità particolarmente utile ed interessante, soprattutto in ambito aziendale: la possibilità di aggiungere facilmente funzionalità e personalizzazioni ad un pacchetto software è sempre da ritenersi un grande vantaggio.

Concentriamoci sulle migliorie apportate al software Writer. Tra le novità principali c’è la possibilità di visualizzare contemporaneamente più pagine del documento in fase di modifica dello stesso, una migliore gestione degli strumenti linguistici che vengono installati come estensioni ed una migliore gestione delle note. L’utente può inoltre utilizzare riferimenti incrociati e visualizzare, in modo affiancato, il numero di pagine del documento che l’utente ritiene opportuno (menù Visualizza, Zoom, Colonne).

Se OpenOffice.org è stato tra le prime suite a produrre direttamente documento in formato PDF, la terza versione del software è in grado di gestire, così come un normale file ODF modificabile, qualsiasi documento PDF memorizzato in formato ibrido.

Il foglio elettronico di OpenOffice.org, Calc, diventa più potente: il numero di colonne impiegabili nei propri documenti è stato portato da 256 a 1.024 in modo da allineare il software alla specifica di Microsoft Excel. Sono stati aggiunti, inoltre, un nuovo modulo per la risoluzione dei problemi di programmazione oltre ad alcune funzionalità di collaborazione per gruppi di utenti.

Una delle migliorie più importanti, delle quali si sentiva pesantemente la mancanza, è l’introduzione delle tabelle in Impress. In precedenza, infatti, per disegnare tabelle in Impress, l’utente era costretto ad usare trucchi ed espedienti che, con il rilascio di OpenOffice 3.0, possono essere finalmente accantonati. L’inserimento di tabelle in una qualsiasi presentazione realizzata con Impress diventa quindi un’operazione molto semplice.

I documenti utilizzati per l’editing collaborativo possono adesso essere protetti mediante l’uso di una password ed Impress e Draw, ora, sono interfacciabili con lo scanner.

Draw ed Impress, inoltre, dispongono di una nuova funzionalità “crop” che consente di “tagliare” od estrarre agevolmente degli elementi dalle immagini inserite nei documenti. In particolare, le dimensioni del foglio di lavoro di Draw sono state portate ad un massimo di nove metri quadrati (300 cm per 300 cm).

Per garantire massima compatibilità con Microsoft Office, OpenOffice 3.0 propone anche dei filtri aggiornati in grado di gestire adeguatamente i documenti salvati nel formato OOXML. Una mossa senza dubbio eccellente che garantisce interoperabilità con Office 2007 ed Office 2008 per Mac.

OpenOffice.org integra anche un supporto per le macro VBA oltre a migliorate abilità nella gestione di database prodotti con Microsoft Access.

L’interfaccia utente, pur modernizzata, utilizza un approccio tradizionale ben lontano dai menù “a nastro” introdotti da Microsoft in Office 2007. Per i “minimalisti” e per coloro che guardano “alla sostanza” si tratta di un aspetto trascurabile; gli altri potrebbero restare delusi.

OpenOffice.org 3.0 appare comunque come un software completo, pratico da usare (grazie anche alle nuove procedure passo-passo che propone all’utente), flessibile e largamente personalizzabile mediante l’uso delle estensioni.

Nel mese di Marzo 2008 era stato anticipato come OpenOffice 3.0 avrebbe utilizzato la licenza LGPLv3. La nuova licenza, che subentra all’utilizzo della LGPL 2.1, stilata dalla “Free Software Foundation”, offre – secondo l’associazione PLIO (realtà che raggruppa la comunità italiana dei volontari che sviluppano, supportano e promuovono la suite opensource) – “una migliore protezione per i brevetti sul software e garantisce nel tempo i diritti degli utenti che potranno continuare ad usare OpenOffice.org liberamente (e gratuitamente) in ogni contesto, sia privato che commerciale“.

 OpenOffice.org 3.0 in italiano è prelevabile gratuitamente da questa pagina. La suite utilizza anche una funzione che si fa carico di controllare la disponibilità di eventuali aggiornamenti proponendone l’installazione all’utente.

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